I diari di viaggio di Carla Polastro
Week-end ad Annecy e Grenoble
30
settembre - 1° ottobre 2017
"Ici commence
le court bonheur de ma vie."
("Qui ha inizio la breve felicità
della mia vita")
Jean-Jacques Rousseau a proposito degli
anni
trascorsi ad Annecy con Madame de Warens
Sabato 30 settembre
2017:
Con il "pretesto" della riapertura, in luglio, del Palais de l'Île, http://musees.agglo-annecy.fr/Palais-de-l-Ile,
Gianluca e io torniamo ad Annecy ad appena cinque mesi di distanza dalla visita
precedente, http://www.gianlucanigro.net/savoia2017/recesavoia2017.htm.
Partiamo da casa poco dopo le sette del mattino. Nonostante il cielo
uniformemente grigio, la Val di Susa risplende nelle calde tonalità della sua
veste autunnale. Una volta sbucati dal traforo del Fréjus, troviamo, invece, la
valle della Maurienne illuminata da un bel sole.
Facendo solo un paio di brevi pause lungo la strada, raggiungiamo il centro
storico di Annecy intorno alle 11,30.
Visto che è ancora troppo presto per pranzare, decidiamo di visitare subito
il Palais de l'Île, dopo
averne ammirato l'esterno fresco di restauro.
Per nostra fortuna, è stata prorogata fino al 2 ottobre un'interessante
mostra sull'architetto Henry-Jacques Le Même, http://tinyurl.com/y7wjxynt,
che fu molto attivo qui in Alta Savoia.
Lasciato il Palais de l'Île,
pranziamo a base di gustose galettes sulla terrasse di una crêperie sul quai de l'Île. Buona compagnia,
buon cibo, vista incantevole: cosa si può volere di più dalla vita?;-)
Qualche minuto prima delle 14 siamo davanti al portone del castello di Thorens, http://www.chateauthorens.fr,
a una ventina di km a nord-est di Annecy.
La simpatica custode e guida (il castello non è visitabile liberamente),
una volta acquistati i biglietti (8 euro a persona), ci invita a guardare il
video di presentazione (in francese; dura una ventina di minuti), per poi
raggiungerla in cortile.
Nel frattempo sono arrivati diversi altri visitatori, tutti Francesi di una
certa età, ma ci pensano le due adorabili nipotine della custode/guida a
vivacizzare l'atmosfera.:-)
Il castello è affollato di ricordi di due importanti personaggi storici,
San Francesco di Sales e Camillo Benso conte di Cavour (nipote di Philippine de Sales), http://tinyurl.com/ydycpt7o.
E', infatti, la famiglia del santo patrono dei
giornalisti e degli scrittori cattolici a occupare questo imponente edificio
dal 1602.
Oltre a mobili rinascimentali italiani di squisita fattura e alcuni
pregevoli dipinti, fra cui spicca, in particolare, un Perugino, è un magnifico
ciclo di arazzi fiamminghi cinquecenteschi, http://tinyurl.com/y7yudg2a,
a colpirci maggiormente.
La visita si conclude nella parte più antica del castello, ovvero le sale
delle guardie, dal soffitto a volta, che risalgono al XII secolo.
Se non avesse cominciato a piovere, ci sarebbe piaciuto salire fino al
plateau des Glières, http://tinyurl.com/ya2e35ve,
ma, stando così le cose, preferiamo "concederci" una pausa in
albergo, a Seynod, prima di tornare ad Annecy per
aperitivo e cena.
Domenica 1° ottobre
2017:
Usciamo dall'hotel per le otto e un quarto e alle nove e trenta siamo in
centro a Grenoble. Sotto un cielo plumbeo e con ancora poca gente in giro, la
città ci appare alquanto tristanzuola e tenuta di gran lunga meno bene di
Annecy, Aix-les-Bains o Chambéry...
In attesa che arrivino le dieci e che apra i battenti il Musée de Grenoble, http://www.museedegrenoble.fr,
percorriamo poche centinaia di metri per raggiungere quello che è considerato
il principale monumento cittadino, l'elegante Ancien Palais
du Parlement du Dauphiné, http://tinyurl.com/y7psvdy6,
eretto tra il 1500 e il 1897.
Scattate un paio di foto, ritorniamo sui nostri passi ed entriamo nel
museo. Trattandosi della prima domenica del mese, l'accesso è gratuito per
tutti.
Il candore della Grande Galleria, arteria centrale del museo, è quasi
abbacinante! Ci sono comode poltrone un po' ovunque, che rendono gli spazi
espositivi molto accoglienti. La luce naturale che inonda le sale e l'infinity pool esterna creano una piacevolissima atmosfera
"zen".
Le collezioni, vaste e di ottimo livello (anche se non mancano numerose
"croste", a mio avviso), vanno dall'antichità (va ricordato che
Jean-François Champollion, il "padre"
dell'egittologia, studiò a Grenoble dal 1801 al 1807) all'arte contemporanea.
Sempre a mio parere, i maggiori "punti di forza" del museo sono
costituiti dalle raccolte ottocentesche e novecentesche, da Ingres
a Monet, da Cross a Matisse, da Signac a Derain, da Picasso a Calder, da
Chagall a De Staël.
Dopo un buon pranzetto in una simpatica trattoria della
rue Barnave, facciamo ancora due passi lungo
l'Isère. Trecento metri sopra di noi, si staglia la
grigia, possente fortezza della Bastiglia, a cui lavorò anche il leggendario Vauban, http://www.bastille-grenoble.fr.
Attraversiamo il grazioso Jardin de Ville, passiamo davanti alle Halles Sainte-Claire, http://www.halles-grenoble.com,
e, qualche minuto più tardi, raggiungiamo il Parking Indigo
"Musée", http://tinyurl.com/ycmhq3wv,
recuperiamo l'auto e torniamo all'ovile.:-)
Albergo:
Ace Hotel (camera 413), Seynod (sobborgo di
Annecy), https://www.ace-hotel-annecy.fr, http://tinyurl.com/mssoaql
Ristoranti:
Crêperie Quai
Numéro 10, Annecy, http://tinyurl.com/y82cnzsk, http://tinyurl.com/y7oe2n27
Ristorante L'Étage, Annecy, http://letageannecy.com, http://tinyurl.com/yaeq9gaq
Ristorante La Ferme à Dédé, Grenoble, http://tinyurl.com/y7xf5r5k, http://tinyurl.com/y73eajqw