I diari di viaggio di Carla Polastro

 

 

Córdoba

 

 

Gennaio 2014

 

Galleria fotografica

 

 

"Córdoba.

Lejana y sola."

 

Federico García Lorca

 

 

 

 

Ad Adele e Marianne

 

 

 

 

Quando Gianluca e io visitammo l'Andalusia nella primavera del 2000, non avemmo il tempo di includere Córdoba nel nostro itinerario. Lacuna imperdonabile, soprattutto per un'appassionata di arte e architettura islamiche come la sottoscritta. A quasi 14 anni di distanza, siamo riusciti a colmarla (della serie "meglio tardi che mai";-)).

 

 

 

Venerdì, 24 gennaio 2014:

 

Atterriamo all'aeroporto di Málaga-Costa del Sol con quasi mezz'ora di anticipo sul previsto. Ritirata l'auto a noleggio, in pochi minuti imbocchiamo l'autostrada A45 in direzione di Córdoba.

 

Il tepore è già primaverile, per i nostri standard piemontesi.:-) Una luce ancora morbida rimanda riflessi argentei dal mare di ulivi di cui sono ricoperti, a perdita d'occhio, i dolci pendii delle colline.

 

Placide mucche, cavalli e capre pascolano su vastissimi prati dall'erba di un verde già squillante. Rare fattorie si stagliano candide contro l'azzurro trasparente del cielo andaluso.

 

In meno di due ore, arriviamo in albergo, nel cuore dell'antica Judería di Córdoba. Giusto il tempo di effettuare il check-in e di lasciare il nostro scarno bagaglio in camera, partiamo alla scoperta della città.

 

La nostra prima tappa è all'incantevole Cappella di San Bartolomeo, http://english.turismodecordoba.org/seccion/chapel-of-san-bartolome, in stile gotico-mudéjar, in quello che, un tempo, era un ospedale.

 

In un attimo, siamo dalla piccola ex-sinagoga della calle Judíos, risalente al 1314-15,http://english.turismodecordoba.org/seccion/synagogue Gli interni sono completamente vuoti, con le bianche pareti ricoperte da decorazioni in stucco a motivi geometrici.

 

Si sono fatte ormai le 13,30. Urge rifocillarci.:-)

 

Dopo un rapido ma gustoso pranzetto, arriva il momento atteso così a lungo: la visita della Mezquita,http://www.catedraldecordoba.es

 

Come in una notte di giugno nel Poi-Kahlian di Bukhara, ritrovarmi nella selva di colonne marmoree della ex-Grande Moschea di Córdoba ha un che di onirico, irreale... Mi sento quasi sopraffatta da tanto splendore, da tanta perfetta, poetica armonia. Nel mio petto, il cuore sembra fare le capriole. E' uno di quei momenti in cui mi rendo davvero conto di quale privilegio sia essere al mondo...

 

Osservo a lungo le meravigliose decorazioni del mirhab, cercando di immaginare che aspetto avesse il minbar: sarà stato di legno, come questo, http://tinyurl.com/dfpl9b, o di marmo?

 

Solo la glaciale umidità che regna fra queste antiche mura riesce a strapparmi dalla mia contemplazione. Uscire nel cortile affollato di aranci e inondato di sole è, comunque, assai gradevole.:-)

 

Lasciata, a malincuore, la Mezquita, raggiungiamo un'altra importante vestigia della Córdoba araba, i Bagni califfali, http://english.turismodecordoba.org/seccion/caliphal-baths, fatti costruire da Alhakem II e in uso dall'11° al 13° secolo.

 

Troviamo l'allestimento molto suggestivo e ben fatto il video illustrativo (l'audio è disponibile in spagnolo e inglese).

 

Ci attende una lunga e piacevole passeggiata fino all'Ayuntamiento (Municipio). Passiamo davanti alla Porta del Ponte (1572), percorriamo un tratto del lungofiume, per poi svoltare a sinistra fino alla graziosissima Plaza del Potro, http://english.turismodecordoba.org/seccion/plaza-del-potro, che deve il suo nome alla statua di un puledro (potro, appunto) che adorna la fontana al centro della piazzetta.

 

Sulla facciata della Posada del Potro, una targa ricorda che questa ex-locanda è citata nel "Don Chisciotte". Attualmente ospita il "Centro Flamenco Fosforito", http://www.centroflamencofosforito.cordoba.es

 

Cammina cammina, arriviamo davanti a ciò che resta - un pronao di slanciate colonne corinzie e poco altro - di un tempio romano del tardo I sec. d.C., http://english.turismodecordoba.org/seccion/roman-temple Il contrasto con la moderna sede del comune è decisamente notevole!

 

Tentiamo di visitare la chiesa di San Paolo, ma aprirà solo alle 18,15 (domattina ci andrà meglio:-)).

 

Torniamo verso il centro storico, lungo viuzze immerse in una grande quiete, fino a Plaza Jerónimo Páez, dove beviamo degli ottimi succhi di frutta seduti al tavolino di un bar, per poi visitare il magnifico Museo Archeologico,http://www.museosdeandalucia.es/culturaydeporte/museos/MAECO/?lng=en

 

Il reperto che ci colpisce maggiormente è un piccolo bronzo romano del I secolo d.C., http://tinyurl.com/qbpcqx8, raffigurante un giovane danzante e proveniente dalla villa "El Ruedo" di Almedinilla, http://es.wikipedia.org/wiki/Villa_romana_de_El_Ruedo

 

Prima di rientrare in albergo (s'impone un break;-)), facciamo una capatina alle Scuderie Reali,http://english.turismodecordoba.org/seccion/royal-stables, volute da Filippo II nel 1570.

 

Nel rettangolo che occupa quasi interamente il cortile, tre superbi Andalusi bai e i loro cavalieri stanno facendo le prove per lo spettacolo che ha luogo ogni sera alle ore 20 ("La Passione e lo Spirito del Cavallo Andaluso"),http://english.turismodecordoba.org/index2.cfm?codigo=0469

 

Camminiamo lentamente davanti ai box, che ospitano, per lo più, Andalusi grigi. Uno di loro, Imperioso, ha già la folta criniera intrecciata e infiocchettata.

 

All'interno delle scuderie, dei camerieri stanno allestendo i tavoli per un banchetto. In fondo, sulla destra, sono esposte alcune antiche carrozze.

 

Dopo esserci riposati un po' in hotel (un bagno di schiuma può avere effetti miracolosi, a volte;-)), prendiamo un aperitivo alla taverna "Casa Rubio", per poi cenare all'asador "El Choto".

 

Rinfrancati dall'apporto di calorie:-), facciamo ancora due passi fino alla Mezquita e al Ponte Romano, resi ancora più affascinanti dall'illuminazione notturna.

 

 

 

Sabato, 25 gennaio 2014:

 

Ulteriormente rinfrancati da una bella dormita e da una prima colazione ottima e abbondante:-), alle nove meno un quarto siamo i primi visitatori a varcare la soglia dell'Alcázar dei Re Cristiani, http://english.turismodecordoba.org/seccion/castle-of-the-christian-monarchs

 

Nelle poche sale aperte al pubblico, sono esposti dei pregevoli sarcofagi e frammenti di pavimenti musivi d'epoca romana, nonché mobili e quadri del XVI e XVII sec.

 

Ma la parte più suggestiva del complesso sono sicuramente i vasti giardini a terrazze, disseminati di statue, vasche e fontane. Il sole del primo mattino mette in dolce risalto le foglie scure delle calle, rendendo ancora più netto il contrasto con l'avorio delle corolle. Sugli alberi, le arance sembrano, a loro volta, tanti piccoli soli.

 

A quest'ora, l'aria è frizzante e gravida di umidità. Nel pomeriggio, però, potremo addirittura andare in giro in maglietta!:-)

 

Lasciato l'Alcázar, percorriamo il Ponte Romano fino alla Torre di Calaharra, http://english.turismodecordoba.org/seccion/the-calahorra-tower, che ospita il delizioso Museo Vivente dell'Andalusia.

 

Questo genere di musei cade spesso nel kitsch, ma qui, per fortuna, hanno saputo evitare assai bene questa facile "trappola".

 

L'allestimento è molto curato e di buon gusto, e le spiegazioni dell'audioguida (non disponibile in italiano; noi abbiamo optato per quella in inglese) sono davvero molto, molto interessanti.

 

Recuperati bagagli e auto in albergo, lasciamo la "nostra" Peugeot in uno dei parcheggi sotterranei del Paseo de la Victoria, per poi proseguire a piedi lungo le vie dello shopping (Concepción e Gondomar). Attraversiamo Plaza Tendillas, ripassiamo davanti al Tempio Romano e all'Ayuntamiento e, stavolta, riusciamo a visitare la bella chiesa gotica di San Paolo, http://english.turismodecordoba.org/seccion/church-of-san-pablo

 

La nostra prossima meta è l'elegantissimo Palazzo di Viana, http://www.palaciodeviana.com A 'sto punto, Gianluca, che è meno "turista a cottimo" di me;-), decide di prendersi una pausa e di aspettarmi seduto da qualche parte (ciò spiega l'assenza di sue foto del palazzo nel set su Flickr.com).

 

Al momento di acquistare il biglietto, vengo informata che patii e giardino sono visitabili autonomamente (l'ingresso costa 5 euro), mentre, per gli interni, è obbligatoria la visita guidata (solo in spagnolo; 3 euro di sovrapprezzo).

 

I dodici patii e il giardino sono un autentico spicchio di Eden! In primavera, poi, devono essere a dir poco spettacolari!

 

Meno male che, col biglietto, viene consegnata una piantina, perché i patii formano un vero e proprio labirinto.:-)

 

La signora che conduce la visita guidata del piano nobile del palazzo è molto simpatica e comunicativa. A parte qualche parola qua e là, riesco a capire quel che dice senza soverchi problemi.:-)

 

Che gioia trovare qui due ritratti eseguiti dal "mio" amato Sorolla! Uno è di Alfonso XIII (con dedica autografa al secondo marchese di Viana, suo grande amico), l'altro della consorte del re, Vittoria Eugenia di Battenberg.

 

Terminata la visita, nell'androne c'è Gianluca che mi aspetta. Mangiamo un boccone al volo in calle Concepción, torniamo sul Paseo de la Victoria, risaliamo in auto e ci dirigiamo verso la periferia della città, per visitare la Medina al-Zahra, http://www.museosdeandalucia.es/culturaydeporte/museos/CAMA/?lng=en

 

Arrivati sul posto, scopriamo che l'auto va lasciata nel parcheggio in prossimità del museo, e che bisogna ritirare un biglietto a titolo gratuito per poter prendere il bus-navetta (A/R 2,10 euro a persona) e raggiungere il sito, a un paio di chilometri di distanza.

 

Nell'attesa della prossima partenza della navetta, visitiamo il museo, che è stato inaugurato dalla Regina Sofía il 9 ottobre 2009. E' davvero una magnifica struttura, così ampia e luminosa! I reperti esposti sono ben distanziati, rendendo assai agevole la loro fruizione.

 

Già prima della partenza per Córdoba, eravamo al corrente dell'attuale chiusura per lavori di restauro della parte più significativa delle rovine della Medina al-Zahra, ovvero la sala delle udienze del califfo ʿAbd al-Rahmān III, aka "Salón Rico", http://fr.wikipedia.org/wiki/Sal%C3%B3n_Rico Quando si dice il "tempismo"...:-/

 

Ci "accontentiamo", quindi, di ammirare la sontuosa Porta del Hajib e le armoniose vestigia della cosiddetta Basilica (dove avevano sede gli uffici amministrativi della città omayyade).

 

Si è fatta, ahinoi, l'ora di tornare all'aeroporto di Málaga... ¡Adiós Córdoba! O hasta luego, chissà...

 

 

 

Info pratiche:

 

 

Voli Malpensa-Málaga-Malpensa effettuati con easyJet, http://www.easyjet.com/it

 

Auto noleggiata con Europcar, http://www.europcar.it

 

Hotel NH Amistad Córdoba, http://www.nh-hotels.it/nh/it/hotels/spagna/cordoba/nh-amistad-cordoba.html

 

Taberna Restaurante "Casa Rubio", http://restaurantecasarubio.com

 

Restaurante Asador "El Choto", http://www.asadoresdecordoba.net

 

O'Learys Bar & Restaurant, Aeroporto di Málaga-Costa del Sol, http://www.olearys.se/malaga/contact/contact