I diari di viaggio di Carla Polastro
 
 
 
Oman
 
 
4-14 febbraio 2011
 
 
 
Galleria fotografica - Video delfini - Video soffioni di Al-Mughsail
 
 
 

A Valeria, nostra compagna di viaggio invisibile ma presente, e al suo sorriso, che è "lampo di grazia e gioia"

 

"Ricordiamoci di Giobbe che, pur avendo perso tutto - i figli, gli amici, i propri beni, e persino la sua discussione con Dio - riuscì a trovare la forza di ricominciare, di ricostruire la sua esistenza. Giobbe era ben deciso a non ripudiare la Creazione, per quanto imperfetta, che Dio gli aveva affidato."

Elie Wiesel, Nobel Lecture, 11 dicembre 1986

 

 

Cosa custodirò, come "una foglia d'autunno tra le pagine di un libro", di questa manciata di giornate omanite?

Custodirò un caleidoscopio di immagini: la candida armonia della Grande Moschea di Muscat; le gioiose "gare", nei fiordi del Musandam, tra dhow* e delfini, snelle sagome argentee nell'acqua limpida; l'antico, paziente lavoro dei pescatori e quello altrettanto meticoloso degli archeologi dell'Università di Pisa e dei loro collaboratori, nel sito di Samhuram, alto sulla superficie blu cobalto del Khor Rouri; la grandiosità del Wadi Ghul, davanti alla quale sembra davvero di udire "un frammento dell'immenso soliloquio di Dio"; il verde intenso dei palmeti e le esplosioni di colore della bouganvillea e dell'ibisco, in stridente e affascinante contrasto con il paesaggio roccioso circostante; le onnipresenti montagne, che sono un trionfo di rossi, arancioni, verdi, azzurri, con infinite variazioni del bianco e del rosa; le espressioni ridenti degli Omaniti, i loro sorrisi cordiali, che ci hanno fatti sentire i benvenuti ovunque; le possenti silhouettes degli innumerevoli forti che punteggiano l'orizzonte un po' dappertutto, da Jabrin a Bahla, da Nizwa a Sur, da Khasab a Taqa; l'incantevole cornice del Wadi Bani Khalid, con il rigoglio della sua vegetazione e la deliziosa frescura delle sue acque profondissime, dai cangianti riflessi sotto un cielo perfettamente terso; il volo radente di gabbiani e cormorani, quello altissimo dei rapaci, il placido passo dei dromedari, che appaiono del tutto indifferenti alle auto che sfrecciano loro accanto, la straordinaria agilità delle capre, nell'aridità pietrosa della steppa o fra le acacie del Musandam; i contorni scheletrici degli alberi di franchincenso lungo la Hairpin Bend Road che conduce alla frontiera con lo Yemen; la minacciosa eleganza dei khanjar**...

Ne custodirò i suoni: la preghiera del muezzin, ad Al Qurum, nella dolce luminosità che precede di poco il crepuscolo, la sua voce cantilenante che pare sovrastare, per qualche istante, ogni altro rumore; il costante, sotterraneo rombo dei soffioni di Mughsail, in un Dhofar che attende ansiosamente il kharif, che lo trasformerà nuovamente in un enorme giardino brumoso; il sibilo fortissimo del vento nelle Wahiba Sands o in riva al mare; le voci suadenti dei cantanti sauditi di cui Ali, uno dei nostri autisti, è grande fan; le irresistibili risate di gola dei bimbi sulle altalene e gli scivoli, tenuti d'occhio da mamme avvolte nei loro abaya e niqab neri, spesso ravvivati da sberluccicanti ricami, o da tate straniere; i richiami dei venditori di pesce, nel mercato di Muttrah, a due passi dalle navi da crociera ferme nel porto della capitale omanita...

Ne custodirò gli odori: l'aroma d'incenso di cui sono impregnate le dishdasha*** e quello, penetrante e inconfondibile, delle spezie nei suq; il profumo di cardamomo che si sprigiona da minuscole tazze di caffè, quello del pane appena sfornato o della carne cotta sulla brace; la brezza salmastra nel porticciolo di Mirbat, mentre stiamo a osservare i pescatori intenti a riparare le reti; l'afrore del bestiame nel suq di Sinaw...

Ne custodirò i sapori: dagli squisiti panini comprati in piccoli snack bar dall'aspetto dimesso e gestiti da immigrati indiani alle piccole banane provenienti dalle vaste piantagioni del Dakhiliyah, dall'hummus presente in ogni buffet che si rispetti agli altrettanto ubiqui e dolcissimi datteri...

Carla Polastro

 

 

 

* Imbarcazioni (sambuchi) caratteristiche della penisola arabica, dell'India e dell'Africa Orientale

** Pugnali tipici dell'Oman

*** Tuniche tradizionali maschili

 

 

Itinerario:

Muscat (Grande Moschea, mercato del pesce e suq di Muttrah, Museo Bait Al Zubair, http://www.baitalzubairmuseum.com, Palazzo al-Alam e forti portoghesi [esterno])

Muscat - Birkat al-Mauz - Jabrin - Bahla - Wadi Ghul/Jebel Shams - Al-Hamra - Misfat - Nizwa

Nizwa (suq e forte) - suq di Sinaw - Wadi Ben Khalid - Wahiba Sands

Wabiha Sands - Sur (visita della città e del cantiere navale dove si costruiscono i dhow) - tomba di Bibi Miriam - dolina di Bimah - Wadi Arbayeen - Muscat

Muscat - Khasab

Khasab (escursione in dhow e visita della città e dei suoi immediati dintorni)

Khasab (Jebel Harim, Sayh, Parco Birkhat Khalidiya, Khor al-Najid) - Muscat - Salalah

Salalah (forte di Taqa, sito di Samhuram/Khor Rouri, tomba di Ben Ali, Mirbat, tomba di Giobbe, Hairpin Bend Road, spiaggia di Mughsail)

Salalah - Muscat - rientro in Italia via Abu Dhabi

Info Pratiche:

Info turistiche:

http://tinyurl.com/y9v2b96

http://www.omantourism.gov.om

http://www.destinationoman.com

http://www.oman.org/tourism.htm

http://en.wikipedia.org/wiki/Tourism_in_Oman

Guide cartacee:

"Oman, Yemen, Emirati Arabi Uniti", EDT/Lonely Planet, http://tinyurl.com/ylmpjx

"Oman", Bradt Travel Guides, http://tinyurl.com/o2jht2f

Voli:

Malpensa-Muscat con Etihad Airways, via Abu Dhabi, http://www.etihadairways.com (Oman Air,la compagnia di bandiera omanita con cui abbiamo effettuato i voli interni, vola non-stop da Malpensa a Muscat, http://www.omanair.com)

Altri riferimenti:

Traghetto Muscat-Khasab-Muscat, http://www.nfc.om

Il TO locale a cui ci siamo appoggiati per le escursioni, i transfer aeroportuali, ecc., è Zahara Tours, http://www.zaharatours.com (consigliatissimo)

Alberghi:

Muscat, Ramada Qurum Beach, http://www.ramadamuscat.com

Nizwa, Golden Tulip, http://www.goldentulipnizwa.com

Wahiba Sands (campo tendato fisso), http://www.1000nightscamp.com

Khasab, Atana Khasab Hotel (ex-Golden Tulip), http://tinyurl.com/n63fqgj

Salalah, Hilton Salalah Resort, http://tinyurl.com/63prfnd

 
 

Copyright © 2008 by Gianluca Nigro. P. IVA 01345860058