I diari di viaggio di Carla Polastro

 

 

 

 

A PARIGI PER I MIEI PRIMI 60 ANNI ;-)

 

 

29 marzo - 1° aprile 2019

 

 

 

Être parisien, ce n'est pas être né à Paris, c'est y renaître.” 

 

Sacha Guitry

 

 

Ad Ariella Stepancich e Paolo Punter,

che amano Parigi almeno quanto me,

con profonda stima e affetto.

 

 

 

 

 

Galleria fotografica

 

 

 

 

Avendo festeggiato il mio 30° compleanno a Parigi, Gianluca e io abbiamo pensato che sarebbe stato simpaticamente "simmetrico" festeggiarvi anche il suo "doppione". Senza contare che ogni scusa per tornare nella Ville Lumière è buona.:-)

 

Stavolta, però, abbiamo coinvolto anche gli amici Ariella e Paolo, triestini, e Tersilla, mirandolese. Non potremo, invece, rivedere Claudine, che abita nel 18ème, e Olivier, residente a Courbevoie.:-(

 

 

BREVE RESOCONTO DELLE VISITE:

 

 

Venerdì 29 marzo:

 

 

atterrati a Orly 2 con giusto una decina di minuti di ritardo, dopo una breve attesa prendiamo un taxi fino al nostro albergo, l'Apollon Montparnasse, http://www.paris-hotel-paris.net, http://tinyurl.com/y6rjwrek, all'angolo fra la rue de l'Ouest e la rue Pernety, nel 14ème arrondissement.

 

Lasciati i trolley in camera, ripartiamo subito, Tersilla e io alla volta del Musée Yves Saint-Laurent, nel 16ème, Gianluca della sua libreria parigina preferita, Eyrolles, https://www.eyrolles.com, in bd Saint-Germain.

 

Torno sempre con grande piacere in questo elegantissimo hôtel particulier al no. 5 dell'avenue Marceau, che ha ospitato per tanti anni l'atelier del grande couturier, nato in Algeria da genitori alsaziani. Trasformato da Pierre Bergé in spazio espositivo, dal 3 ottobre 2017 ospita il Musée Yves Saint-Laurent Paris, http://museeyslparis.com.

 

Dai capi ispirati ai quadri di Mondrian, ai sontuosi abiti da gran sera o da sposa, ai bijoux, tutto l'insieme è una gioia per gli occhi.:-) Molto toccante il video con le immagini e le voci di Yves e Pierre.

 

Uscite dal museo, ci godiamo per qualche minuto la morbida luce del tardo pomeriggio e il calore di questo bel sole primaverile. Le terrasses dei cafés sono già affollatissime per l'aperitivo del venerdì sera.

 

Mentre Tersilla si avvia verso il 17ème arrondissement per una cena da amici, io raggiungo Gianluca in albergo, per poi cenare da "Flam's", https://www.flams.fr/restaurant_montparnasse.html, nelle immediate vicinanze della Tour Montparnasse e del Musée Bourdelle.

 

 

 

Sabato 30 marzo:

 

 

Anche la giornata di oggi inizia, per me, con un piacevolissimo ritorno, a distanza di dieci anni dalla prima visita. Stavolta è il turno dell'appartamento-studio in cui Le Corbusier visse e lavorò dal 1934 al 1965 (anno della sua morte), al 7° e 8° piano di un condominio da lui stesso progettato, al no. 24 della rue Nungesser-et-Coli, al confine fra il 16ème arr. e Boulogne-Billancourt.

 

Per Gianluca e Tersilla, si tratta, invece, della prima visita. Ma sono in serbo pure per me non poche novità, grazie ai radicali lavori di ristrutturazione, intrapresi dalla Fondazione Le Corbusier fra il 2016 e il 2018, che hanno riportato questi luminosissimi ambienti allo stato in cui si trovavano nel 1965.

 

La coinvolgente visita guidata è condotta, in francese, da Antonello, un nostro simpatico e preparatissimo connazionale, che vive a Parigi da quattro anni.

 

Nel pomeriggio, le nostre strade si dividono nuovamente: Tersilla va a visitare il Museo Nazionale d'Arte Moderna, al Centre Pompidou, mentre Gianluca e io entriamo in Boulogne-Billancourt, per scoprirvi due musei in cui non siamo ancora mai stati, ovvero il Musée Landowski, http://tinyurl.com/y29k7oul, e il Musée des Années Trente, http://tinyurl.com/y9h5ddp9, allestiti entrambi all'interno dell'Espace Landowski.

 

Dello scultore Paul Landowski, http://tinyurl.com/y4f363f3, conoscevamo, fino a questo momento, solo la Santa Genoveffa sul Pont de la Tournelle (popolarmente nota come "Missile Ariane":-)) e il Cristo Redentore sul Corcovado, a Rio de Janeiro. Ora non è più così.;-)

 

Anche il Musée des Années Trente conserva diversi pezzi di pregio, fra i quali mobili di Ruhlmann, Leleu, Schueller (c'è pure una delle famose sdraio, http://tinyurl.com/y58jovrv, disegnate da Le Corbusier), dipinti, sculture, vetrate istoriate, plastici. Una piccola sala è dedicata ai deliziosi disegni realizzati per la "Gazette du Bon Ton", http://tinyurl.com/y4wmkec9.

 

Per saperne di più sul Musée des Années Trente, vi segnalo questi articoli:

 

http://tinyurl.com/y5mje9wc

 

http://tinyurl.com/y4352kd2

 

http://tinyurl.com/yxjbkza3

 

Riprendiamo la linea 10 del métro a Boulogne-Jean-Jaurès. Arrivati a Cardinal-Lemoine, in un attimo siamo in un altro dei luoghi parigini a me più cari, l'Institut du Monde Arabe (IMA), http://www.imarabe.org, dove visitiamo la mostra "A penna, pennello e matita: disegni dal mondo arabo", http://tinyurl.com/y35hc8co

 

Grazie al fatto che l'esposizione è allestita all'interno del museo dell'IMA, http://tinyurl.com/y4q29q4a, Gianluca può, finalmente, ammirare la presentazione delle collezioni permanenti, per lui, del tutto nuova e di gran lunga più suggestiva di quella precedente (io, invece, l'avevo già apprezzata nel 2012, con l'amica Marinanne, nell'ambito di un'interessantissima visita guidata).

 

Sotto questo fulgido sole, che risplende in un cielo perfettamente terso (cosa assai rara, da queste parti...), la terrazza al 9° piano dell'IMA offre una vista ancor più spettacolare!

 

Ridiscesi a terra, possiamo forse resistere alla tentazione di attraversare la Senna e fare un giro sull'incantevole Île Saint-Louis, http://www.faqparigine.net/faq30/index.php?id=51 ? Non sia mai detto!:-)

 

Dopo un meritato break su una delle panchine della piccola e ombreggiata place Louis-Aragon, http://tinyurl.com/y67l7f7z, fra il quai de Bourbon e il quai d'Orléans, raggiungiamo il M° Maubert-Mutualité, passando anche dalla graziosa rue de Bièvre, con il suo minuscolo e delizioso square Danielle-Mitterrand, http://tinyurl.com/y6oqsbwz, e rientriamo in albergo, dove abbiamo appuntamento con Tersilla.

 

Trascorriamo la serata con lei, Ariella e Paolo nel Marais, http://painvinfromages.com, attorno a una squisita fondue bourguignonne e a un'altrettanto deliziosa fondue vigneronne, il tutto "innaffiato" da un buon Bordeaux.

 

 

 

Domenica 31 marzo:

 

 

Avrei voluto iniziare la giornata del mio compleanno con la visita della ricostruzione dell'atelier di Alberto Giacometti, http://www.fondation-giacometti.fr, in rue Victor-Schoelcher, a poco più di un chilometro dall'Apollon Montparnasse, ma, in questi giorni (25 marzo-4 aprile), l'Istituto Giacometti è rimasto chiuso a causa dell'allestimento di una nuova mostra temporanea.

 

Mi sono, però, "consolata", in compagnia di Tersilla e Gianluca, visitando tre mostre nel Marais. 

 

La prima è "Helena Rubistein, l'avventura della bellezza", http://tinyurl.com/y4afxyjw, nella splendida cornice dell'Hôtel de Saint-Aignan, dal 1998 sede del magnifico Museo di Arte e Storia dell'Ebraismo, http://www.mahj.org . In varie sale e su più livelli, sono esposti ritratti e altri ricordi della formidabile HR, opere d'arte (fra cui un dipinto di Chagall), abiti, raffinatissime confezioni di cosmetici in stile Art déco...

 

Dalla rue du Temple, in pochi minuti raggiungiamo la nostra prossima meta, la nuova sede della Fondation Henri Cartier-Bresson, http://www.henricartierbresson.org, al 79 della rue des Archives.

 

Per quanto io ami il Marais (e lo amo davvero tanto:-)), quando ho letto, l'anno scorso, del cambio di sede, ci sono rimasta malissimo, poiché gli intimi e candidi spazi della palazzina al no. 2 dell'impasse Lebouis (ex-atelier d'artista del 1912), http://tinyurl.com/y48ce9cm, a Montparnasse, costituivano uno dei miei luoghi-feticcio parigini.

 

La nuova sede ha sicuramente spazi più ampi, ma l'atmosfera mi è parsa fredda, impersonale.

 

Le mostre, però, sono, come sempre, di altissimo livello. Gli scatti del sudafricano Guy Tillim, http://tinyurl.com/y3qbrufh, hanno uno straordinario impatto cromatico e psicologico, sembrano quasi tridimensionali.

 

"Henri Cartier-Bresson, in Francia (1926-1938)", http://tinyurl.com/y3dlofg5, raccoglie immagini note e meno note degli albori della carriera del grandissimo fotografo chanteloupien.

 

Dopo aver pranzato a due passi da Saint-Eustache, http://tinyurl.com/y4u9x7o7, prendiamo lo RER A a Châtelet-Les Halles e, in men che non si dica, siamo all'Étoile. Usciti sull'avenue de Friedland, prendiamo la navetta elettrica, http://tinyurl.com/y5lxvavf, che ci condurrà alla Fondation Louis Vuitton, nel Bois de Boulogne.

 

Si tratta, per me, della terza visita a questo spettacolare edificio progettato da Frank Gehry, ma della prima per Tersilla e Gianluca. Sono davvero felice che lo possano "scoprire" in una giornata così radiosa.:-)

 

Fino al 17 giugno, la FLV ospita un'esposizione di altissimo livello, "La collezione Courtauld: il partito dell'impressionismo", http://tinyurl.com/y7k8v9pt . Che gioia ritrovarmi di fronte ai tanti capolavori ammirati a Londra, nella grandiosa cornice neoclassica della Somerset House, ben 22 anni fa!

 

Non possiamo lasciare la FLV senza salire sulle verdeggianti terrazze panoramiche, inondate di luce. Un gran numero di visitatori si crogiola, sulle panchine, al caldo sole primaverile.

 

La folla che attende la navetta per l'Étoile ci fa rapidamente optare per il métro. La stazione più vicina è Les Sablons, sulla linea 1, a un quarto d'ora di distanza a piedi.

 

L'instancabile Tersilla decide di proseguire fino alla Piramide del Louvre (che, ieri, ha compiuto 30 anni), mentre Gianluca e io preferiamo tornarcene in albergo.

 

Una luculliana cena con Ariella, Tersilla, Paolo e Gianluca nel nostro ristorante parigino preferito, il libanese "Al Wady", http://alwady-restaurant-libanais.com, conclude in bellezza questa piacevolissima vacanzina. Non avrei potuto festeggiare il mio 60° compleanno meglio di così.:-)