I diari di viaggio di Carla Polastro

 

 

 

 

TRE INTENSE GIORNATE PARIGINE


15 - 17 novembre 2019

 

 


"Respirer Paris, cela conserve l'âme."

Victor Hugo

 

 

 

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Dopo aver festeggiato, a fine marzo, il mio 60° compleanno, Gianluca e io torniamo per l'ennesima volta a Parigi per festeggiarvi, seppure con due giorni di ritardo, il suo 55° genetliaco e il 103° anniversario della nascita di mio Padre.



BREVE RESOCONTO DELLE VISITE:



Venerdì 15 novembre


Atterrati a Roissy-CDG addirittura in anticipo sull'orario previsto, raggiungiamo, al termine di una discreta scarpinata, la stazione RER del terminal 2. Acquistati due Mobilis zone 1-5 (17,80 euro cadauno) a un distributore automatico, saliamo su un treno ancora semivuoto, che partirà alcuni minuti più tardi. Mezz'ora dopo, scendiamo alla prima fermata, la Gare du Nord.

La pioggerellina che avevamo trovato a Roissy si è, nel frattempo, notevolmente intensificata (e continuerà a diluviare fino a sera, ahinoi). Per fortuna, l'Hôtel Léna (ex-Hôtel de l'Europe), http://www.lenahotel.com , http://tinyurl.com/sf3tuyc , si trova a soli 300 metri di distanza, al 98 del bd de Magenta. Al precario riparo dei nostri ombrellini, vi arriviamo in men che non si dica.

Lasciamo i nostri trolley nel deposito bagagli dell'albergo e riusciamo sotto la pioggia. Visto che è quasi mezzogiorno, decidiamo di mettere qualcosa sotto i denti nelle immediate vicinanze del Léna. La scelta cade sul simpatico café "La Chaufferie", http://cafelachaufferie.com , al 2 del bd de Denain. Ordiniamo due gustosi croque-monsieurs con contorno di insalata. E' piacevole starsene seduti al calduccio e all'asciutto.:-)

Finito di mangiare e pagato il conto, in un paio di minuti siamo nel métro. Gianluca va a fare acquisti da "Eyrolles", http://www.eyrolles.com, sul bd Saint-Germain, mentre la sottoscritta è diretta al Musée de l'Orangerie, per visitarvi la bellissima mostra "Félix Fénéon. I tempi nuovi, da Seurat a Matisse" (nonché rivedere le Ninfee di Monet, ça va sans dire:-)), http://tinyurl.com/y3g8jcgb .

Con questo tempaccio, il Jardin des Tuileries è quasi deserto. Cercando di evitare le pozzanghere più grosse, arrivo rapidamente all'entrata del museo. Fatto il biglietto e ritirata l'audioguida, m'immergo con gioia nell'affascinante universo di Fénéon, http://tinyurl.com/qu6x987 , giornalista, critico d'arte e letterario, anarchico, grande collezionista, in particolare di opere post-impressioniste e d'arte africana, nato a Torino in una famiglia franco-svizzera.

Le sale sono affollate di dipinti e disegni di Signac, Seurat, Degas, Bonnard, Matisse, Modigliani, Balla, Severini, e di sculture provenienti dall'Africa (soprattutto dal Congo) e dall'Oceania.

Non posso lasciare l'Orangerie senza sostare ancora una volta, in estasi, davanti alle Ninfee di Monet, questo "bouquet di fiori offerto alla Francia da un artista immenso, giunto al termine della sua vita, ma ancora alla ricerca dell'indicibile e sempre moderno".

Riprendo il métro a Concorde e, in una ventina di minuti, raggiungo Gianluca al bar-brasserie "Le Nouvel Institut", http://www.lenouvelinstitut.com , al no. 1 del bd Saint-Germain. "Une pause s'impose".:-) Mentre sorseggio un buon tè caldo, gli racconto della mostra e della felicità provata di fronte a tanta bellezza, di quanto sia stato difficile "schiodarmi" dalle Ninfee...

Alle 16, però, ci attende un altro momento clou di questo breve soggiorno parigino, ovvero la visita guidata (in francese) della mostra "AlUla, meraviglia d'Arabia", http://tinyurl.com/y5txv34t , giusto dall'altra parte della strada, all'Institut du Monde Arabe (IMA), dove torno sempre con enorme piacere.

Siamo solo in sei, oltre alla deliziosa e preparatissima conférencière. I 90' della visita (durante la quale ci passerà davanti anche Jack Lang:-)) volano letteralmente via, fra le coinvolgenti spiegazioni, i preziosi reperti e le straordinariamente suggestive immagini dall'alto di Yann Arthus-Bertrand. Siamo tutti e sei come ipnotizzati.:-)

Fuori, piove ancora a dirotto. Attraversiamo la Senna e la "mia" adorata Île Saint-Louis, per poi prendere la rue des Nonnains-d'Hyères, nel Marais. Cammina cammina, arriviamo finalmente in rue Rambuteau, a due passi dal Centre Pompidou, dove prendiamo un aperitivo, in attesa di cenare in uno dei nostri locali parigini preferiti, "Pain, vin, fromages", http://painvinfromages.com , al 3 della Geoffroy l'Angevin. Un bel tagliere di formaggi e una generosa fondue bourguignonne ci rimettono all'onor del mondo.:-)



Sabato 16 novembre


Nella notte, ha, per fortuna, smesso di piovere.

La nostra giornata inizia con la mostra "L'epoca d'oro della pittura inglese. Da Reynolds a Turner", http://tinyurl.com/y4alfn7l , al Musée du Luxembourg.

Io, manco a dirlo :-), vado particolarmente in brodo di giuggiole di fronte ai ritratti di Gainsborough, come quello, sontuoso, di Lady Bate-Dudley, di Reynolds e Lawrence, alle vedute di Constable, ai sublimi acquerelli di Turner...

Nonostante il tempo uggioso, non possiamo non fare una capatina nel Jardin du Luxembourg, illuminato da vasi e aiuole di fiori dalle squillanti tinte autunnali, con "sosta obbligata" davanti alla Fontana de' Medici, http://tinyurl.com/smc5ezj .

Pranziamo in un altro localino a me molto caro, la crêperie "La Bolée", http://tinyurl.com/ww5rzpb , al 25 della rue Servandoni, piccola traversa della rue de Vaugirard, a un tiro di schioppo dal Musée du Luxembourg. L'anziana e simpatica proprietaria non sembra cambiata affatto dall'ultima volta che sono stata qui, anni fa, e le sue galettes e crêpes sono sempre squisite.

A causa delle manifestazioni dei Gilets Jaunes previste in vari punti della città, oggi (e, in parte, anche domani), resteranno chiuse numerose stazioni del métro e pure la circolazione dei bus subirà parecchi sconvolgimenti. Di norma, per andare dal Luxembourg al Musée Jacquemart-André, sul bd Haussmann, avremmo potuto prendere un solo bus, l'84. Oggi, però, fa capolinea molto prima, a Sèvres-Babylone, da dove proseguiamo, con la linea 12 del métro, fino a Madeleine. Da lì, in una ventina di minuti a piedi, arriviamo alla nostra meta.

Adoro il Jacquemart-André!:-) Édouard André, soldato e politico, discendente di una ricchissima famiglia di banchieri protestanti, e sua moglie, la ritrattista Nélie Jacquemart, raccolsero, nel loro elegantissimo hôtel particulier fatto erigere fra il 1869 e il 1876, una superba collezione d'arte, dal Rinascimento italiano a Tiepolo, dal Settecento francese (Nattier, Vigée-Le Brun, Boucher, Chardin, Drouais, Fragonard...) a Rembrandt, da Van Dyck a Guardi, da Canaletto a Lawrence e Reynolds. Il museo, http://www.musee-jacquemart-andre.com , fu inaugurato nel 1913.

Vi vengono regolarmente organizzate esposizioni di altissimo livello, come quella attuale, "La collezione Alana. Capolavori della pittura italiana", http://tinyurl.com/yy74bnov , quasi un "alter ego" della collezione d'arte rinascimentale, prevalentemente toscana, del Jacquemart-André.

Fra le opere esposte, amorevolmente collezionate dai coniugi Alvaro Saieh e Ana Guzmán, cileni residenti negli USA, spiccano una Madonna con Bambino e San Giovannino di Jacopo del Sellaio, la "Storia di Coriolano" di Giovanni di Ser Giovanni, detto Lo Scheggia (fratello di Masaccio) e "L'Adorazione dei Pastori" di Jacopo Bassano.

Della serie "non si vive di sola arte" :-), terminata anche la visita della mostra temporanea, urge una pausa nell'accogliente café del museo. In un freddo e grigio pomeriggio d'autunno, una tazza di cioccolata calda è proprio quello che ci vuole.:-)

Ritemprati dal break, ci dirigiamo verso il M° Courcelles, visto che la stazione più vicina, Miromesnil, resterà chiusa per l'intera giornata.

Al no. 48 della rue de Courcelles, incontriamo uno degli edifici più inattesi e "dépaysants" della capitale francese, la pagoda della Maison Loo, http://www.pagodaparis.com .

All'angolo con l'avenue Van Dyck, rasentiamo il magnifico Parc Monceau, http://tinyurl.com/yb8crbku , ex-Folie settecentesca voluta da Louis-Philippe d’Orléans (aka Philippe Égalité).

Dal M° Courcelles, raggiungiamo, con la linea 2, Barbès-Rochechouart, per poi proseguire, per una sola fermata, con la linea 4 fino alla Gare du Nord.

Dopo un paio d'ore di meritato riposo in albergo, riprendiamo il métro per raggiungere la rue de Lourmel e il "nostro" prediletto ristorante libanese "Al Wady", http://alwady-restaurant-libanais.com . Una luculliana cena a base di mezzés e dolcetti mediorientali ci attende.:-)



Domenica 17 novembre


Fra le stazioni del métro che resteranno chiuse pure oggi, c'è (ma va?;-)) quella che servirebbe a noi, Champs-Elysées-Clemenceau, dato che la nostra meta è il Grand Palais.

Per l'ennesima volta, dobbiamo, quindi, ripiegare su Madeleine e poi sul caval di San Francesco.

La mostra che visiteremo stamane è la grande e splendida retrospettiva dedicata a El Greco, http://tinyurl.com/y39jg6gx , uno degli artisti preferiti di Gianluca e che piace moltissimo anche a me. La potenza espressiva e la straordinaria modernità delle sue opere non smetteranno mai di stupirci.

Dopo aver pranzato in zona Saint-Lazare, http://tinyurl.com/rkyeuj7 , attraversiamo buona parte della città, fino ad arrivare a Denfert-Rochereau e visitarvi il nuovo Museo della Liberazione di Parigi, http://www.museeliberation-leclerc-moulin.paris.fr , le cui collezioni permanenti sono ad accesso gratuito per tutti.

Gianluca e io l'abbiamo trovato molto ben fatto e ne consigliamo la visita a chiunque sia interessato alla storia francese ed europea del Novecento (le didascalie e i pannelli esplicativi sono in francese e inglese).

Tornati in zona Gare du Nord, recuperiamo i bagagli in hotel e prendiamo lo RER B per tornare, mestamente, in aeroporto.

À la prochaine, notre cher Paris!