I diari di viaggio di Carla Polastro
UN
WEEK-END LUNGO IN POLONIA ORIENTALE
27-30 LUGLIO 2018
In
memoria di Henio Zytomirski
(Lublino,
25 marzo 1933 - campo di sterminio di Majdanek, 9
novembre 1942)
BREVE RESOCONTO DELLE VISITE:
Venerdì, 27 luglio:
Atterriamo all'aeroporto di
Lublino, con un volo easyJet da Malpensa, intorno
alle 13 e, in una decina di minuti, ritiriamo l'auto a noleggio (una VW Golf
nuova di zecca), https://www.hertz.pl .
Raggiunto il centro in una
mezz'ora scarsa, parcheggiamo sulla ul. Krakowskie Przedmiescie e ci
dirigiamo subito alla Città Vecchia (Stare Miasto), a
soli 600 metri di distanza.
Al di sopra delle nostre teste,
alla Porta di Cracovia e poi sul Rynek (Piazza del Mercato),
è in pieno svolgimento la decima edizione dell'Urban Highline
Festival, http://urbanhighline.pl . I giovani funamboli
ci fanno prontamente venire un terribile complesso d'inferiorità.;-)
La prima visita è alla Pidnica Pod Fortuna, www.piwnica.lublin.eu , in un edificio
cinquecentesco al no. 8 del Rynek, ma troviamo aperta
al pubblico solo la suggestiva cantina affrescata (l'unica del genere in
Polonia).
Riprendiamo il nostro
vagabondare, in attesa che arrivino le 17, l'ora in cui potremo accedere al
must-see lublinese per
eccellenza, la Cappella della Santissima Trinità*, https://tinyurl.com/yd8neshc, http://tinyurl.com/y7js58tj, all'interno del
castello (Zamek).
Confusi in mezzo alla folla, ci
fermiamo sulla Plac Po Farze,
piazza su cui, un tempo, sorgeva la chiesa di San Michele, https://tinyurl.com/ybc4htaw , demolita, a
causa di gravi problemi strutturali, fra il 1846 e il 1855.
In questi giorni, la Plac Po Farze fa da cornice a
spettacoli di vario genere (concerti, esibizioni di ribbon
dancing, ecc.).
Percorriamo lentamente la ul. Grodzka, arteria principale
dello Stare Miasto, fino alla Brama Grodzka (Porta Civica). Del suo contenuto, se ne parlerà
più avanti...
Una breve salita conduce allo Zamek. Dopo esserci riposati per qualche minuto nel
cortile, all'ombra del massiccio dongione, saliamo al primo piano (avevamo già
fatto i biglietti in precedenza) e, percorse alcune sale del Muzeum Lubelskie, https://www.muzeumlubelskie.pl , arriviamo
alla meta agognata, che, di certo, non delude le nostre aspettative.:-)
Gli affreschi quattrocenteschi
per i quali la Cappella della Santissima Trinità va giustamente famosa sono
davvero magnifici! Peccato non avere più tempo a disposizione per poter
osservare con maggiore attenzione la miriade di dettagli...
Dopo aver gustato due squisiti
sorbetti della gelateria "Al Ponte", a un tiro di schioppo dallo Zamek, è decisamente giunta l'ora di andare in albergo,
dove ceneremo, per poi tornare ancora una volta al Rynek.
*La visita, della durata massima
di 15', va obbligatoriamente prenotata scrivendo una mail all'indirizzo rezerwacje@muzeumlubelskie.pl. Il biglietto
(15 złote, se si visita unicamente la Cappella)
va pagato e ritirato alla biglietteria del Castello.
Sabato, 28 luglio:
Ripartiamo da Lublino poco dopo
le otto, alla volta del Parco Nazionale Roztocze, http://roztoczanskipn.pl, a una novantina di
km di distanza.
Arrivati, dopo circa un'ora e
mezza di viaggio, a Zwierzyniec, lasciamo l'auto
nell'ampio parcheggio dell'ufficio di info turistiche, noleggiamo due
biciclette (che potrebbero agevolmente vincere un premio per i sellini più
scomodi del mondo...) e andiamo piacevolmente a zonzo nella magnifica foresta
che si estende per decine e decine di chilometri.
Come si sta bene, in questa
fresca penombra, immersi nella quiete di un ancora sonnolento sabato mattina
estivo...
Ci fermiamo per qualche minuto
allo stagno Echo, già affollato (si fa per dire) di
bagnanti, per poi proseguire verso un altro punto panoramico, dove, a fare il
bagno, ci sono solo delle anatre.:-)
Tornati a Zwierzyniec,
restituiamo le bici, recuperiamo l'auto e ci dirigiamo verso Zamość, ad appena una trentina di km a nord-est
del parco.
Effettuato rapidamente il
check-in in hotel, lasciamo i bagagli in camera e, dopo aver mangiato un
boccone nel dehors di uno dei numerosi locali che
costellano il Rynek Wielki
(Piazza del Mercato Grande), iniziamo, in un'afa opprimente, a esplorare
l'affascinante centro storico di questa "città ideale", interamente
progettata da Bernando Morando, http://tinyurl.com/ybbb5spo, su incarico di
Jan Zamoyski, http://tinyurl.com/yc4wv52t (per tale motivo, Zamość è detta anche la "Padova del
Nord").
In omaggio a Morando, la
descrizione di ogni monumento significativo (la cattedrale, l'arsenale,
l'Accademia ...) è anche in italiano.
La nostra prima meta sono i
cosiddetti palazzetti armeni, sul lato settentrionale della piazza, quasi
"schiacciati" dall'imponente mole del Ratusz
(Municipio). Le loro facciate coloratissime e riccamente decorate non passano
di certo inosservate.;-)
Un tempo dimore di ricchi
mercanti armeni, ora vi è allestito il Muzeum Zamojskie (Museo di Zamość),
http://muzeum-zamojskie.pl, che visiteremo un
po' più tardi.
Prima, infatti, visitiamo, al
numero 9 dell'ul. Ludwika Zamenhofa, l'ex-sinagoga rinascimentale della città
(l'edificio attuale risale, però, al 1948-50), http://tinyurl.com/y7jhssc4, dove, nei mesi di
luglio-agosto 2018, sono esposte le toccanti immagini di un mondo - quello
ebraico polacco - spazzato via dalla Shoah. La mostra, "Pictures from an old and tattered album" ("Foto da un vecchio album
sbrindellato"), http://tinyurl.com/ychpmgz5, è curata dall'artista
israeliana Judith Aizen.
L'interno della cattedrale non è,
invece, visitabile al momento, poiché vi si sta svolgendo una cerimonia
nuziale. Anche l'Arsenale ci limitiamo a guardarlo da fuori.
Sempre più affranti dall'afa, ci
trasciniamo fino al Muzeum Zamojskie.
La frescura che regna al pianterreno è decisamente ritemprante.:-)
Più che il contenuto, del museo
apprezziamo l'aspetto architettonico e decorativo, che è di grande
suggestione.
Terminata la visita, torniamo in
albergo per una doccia e un po' di (meritato:-)) R&R.
Un paio d'ore più tardi,
riassunto un aspetto un filo meno da naufraghi, scendiamo a prendere un
aperitivo nel dehors del bar dell'Hotel Zamojski, per poi cenare ottimamente nel (per nostra
fortuna, climatizzato) ristorante dell'Hotel Arte.
Concludiamo la serata con una
passeggiatina fino al Park Miejski.
Domenica, 29 luglio:
Alle sette di una domenica
mattina, all'interno del bel Park Miejski, ci sono
soltanto un uomo che dà da mangiare alle anatre del laghetto, un altro che
porta a spasso il cane e un altro ancora che fa jogging.
Il silenzio è rotto solo dallo
zampillio dei giochi d'acqua e dal cinguettio degli uccellini, mentre
camminiamo lentamente lungo il tracciato delle fortificazioni volute da Jan Zamoyski, http://tinyurl.com/y8ha25pg, e quasi
interamente demolite nel 1866. Dettagliati pannelli illustrano la perduta
imponenza della cittadella tardo cinquecentesca.
Non possiamo lasciare Zamość senza rendere omaggio alle 53.000 vittime
della barbarie nazista (soldati polacchi e sovietici, partigiani, Ebrei),
sepolte in fosse comuni intorno alla Rotunda,
polveriera eretta nel 1825-31 e diventata, alla fine della Seconda Guerra
Mondiale, il Mauzoleum Martyrologii
Zamojszczyzny (Mausoleo del Martirio della Terra di Zamość), http://tinyurl.com/y9buz7cs .
In un paio d'ore, raggiungiamo Kazimierz Dolny, che, per lo meno
in una domenica estiva, è l'epitome della "tourist
trap" (ci è parso quasi un bis dell'escursione a
Zakopane di due anni fa...). Il Rynek
e un po' tutto il centro storico sono letteralmente invasi da negozi e
bancarelle di souvenir.:-/
Troviamo, invece, molto
interessante (e struggente) la mostra fotografica allestita nell'ex-sinagoga,
al no. 4 dell'ul. Lubelska,
http://tinyurl.com/ychwlmcv .
Uno degli edifici più pregevoli
della cittadina, la secentesca Casa Celej, al no. 11
dell'ul. Senatorska,
attuale sede del Muzeum Nadwiślańskie,
https://www.mnkd.pl, è sotto restauro. Di
conseguenza, la sua decoratissima facciata è a malapena visibile.
Pranziamo a debita distanza dalla
confusione dello Stare Miasto, nel fresco ristorante
del Krol Kazimierz Hotel.
Nel pomeriggio, prima di
rientrare a Lublino, passeggiamo, in nutrita compagnia, lungo la Vistola, dalla
cui sponda verdeggiante fotografiamo le scarne rovine del trecentesco Zamek.
Trascorriamo la nostra ultima
serata in terra polacca sul Rytek di Lublino, con
un'eccellente cena al "Mandragora", accogliente locale che propone
cucina ebraica non kasher.
Lunedì, 30 luglio:
Avendo il volo alle 13,35,
abbiamo ancora l'opportunità di visitare un luogo davvero speciale, ovvero
l'interno della Brama Grodzka (Porta Civica), dal
1990 una delle sedi del Teatr NN ("NN" sta
per "No Name"), http://teatrnn.pl/en, la cui troupe porta
avanti da quasi due decenni uno straordinario "lavoro della memoria",
affinché non venga cancellato del tutto persino il ricordo della comunità
ebraica di Lublino, annientata dalla Shoah (prima della Seconda Guerra
Mondiale, un terzo della popolazione cittadina - pari a oltre 30.000 persone -
era di religione ebraica; ora solo una quarantina di Ebrei vivono qui).
La visita è guidata (in polacco
e/o inglese; dal lunedì al venerdì, 9,30-11/12,30-14) e definirla emotivamente
coinvolgente è dire poco. Staremmo delle ore a guardare queste vecchie foto, a
leggere quel poco, pochissimo che si sa di migliaia di vite crudelmente,
insensatamente annientate, cercando d'udire la flebile eco di voci a cui, per
citare Natalia Ginzburg, "fu imposto silenzio".
ALBERGHI:
Lublino, IBB Grand
Hotel Lublinianka, http://www.lublinianka.com/en, http://tinyurl.com/y9hfpvku
Zamość, Arte
Hotel, http://artehotel.pl, http://tinyurl.com/y7yk5ymr
RISTORANTI:
Lublino, BelEtage
(all'interno dell'IBB Grand Hotel Lublinianka),
http://tinyurl.com/ybdxwhy9
Lublino, Mandragora (cucina
ebraica non kasher), http://www.mandragora.lublin.
Zamość, L'Arte
del Gusto (all'interno dell'Arte Hotel), http://tinyurl.com/y7o5sc43
Kazimierz Dolny, ristorante del Krol Kazimierz
Hotel, http://tinyurl.com/ycn2vzwt
ALTRI LINK UTILI:
http://www.turystyka.zamosc.
http://www.kazimierz-dolny.pl/
GUIDA CARTACEA:
Guida Verde TCI
"Polonia", http://www.touringclubstore.